Le fiere peggiori in Italia

Le fiere peggiori in Italia

Partiamo da qui:
Le fiere peggiori in Italia

  • Ti è già capitato di “inciampare” in pareri tipo questo su alcune manifestazioni fieristiche?
  • Hai avuto la stessa sensazione di Fabio visitando alcune fiere?
  • È importante per te che gli standisti lascino ai visitatori la sensazione che “abbiano fatto bene” a venire?

Beh, se hai risposto Sì, allora questo mio articolo ti aiuterà a comprendere alcune cose.
Un passo alla volta.

Innanzitutto, quello che hai letto è un commento trovato nella pagina Facebook ufficiale di una fiera campionaria molto importante italiana ed il titolo è assolutamente provocatorio. Ti spiego il perché:

TUTTE LE FIERE SONO VALIDE!

Le fiere sono assolutamente tutte valide, da quella microscopica di paese a quella dal carattere internazionale, semplicemente perché…

Sono occasioni di incontro tra una “offerta” ed una “domanda”
e nelle fiere avviene ciò.

La domanda vera da porsi dovrebbe suonare più o meno così:

QUALE, O QUALI SONO, LE MANIFESTAZIONI PIU’CONFACENTI AI MIEI OBIETTIVI AZIENDALI O PIU’ INTERESSANTI PER IL MIO TARGET?

Ti dico questo affinché possa ricordarti che…

  • Solo alcune di esse vanno bene per te!

  • Solo un preciso metodo ti porta a dei risultati ottimali di business!

  • Solo determinati atteggiamenti attirano l’interesse dei visitatori!

Se non tieni conto dei 3 punti appena elencati, qualsiasi fiera tu scelga ti darà risultati poco performanti. Questo è sicuro!

Ma come scegliere la miglior fiera per me?
Qual è il metodo da seguire per ottenere tutto il massimo dallo stand?
Con quale atteggiamento si conquistano le persone?

A questi, ma anche tanti altri interrogativi, troverai risposte nei miei libri Come “spremere” uno stand e “Questionario di autoconsapevolezza”.
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Per te oltre 30 pagine di contenuti tra Prefazione, Introduzione e il Primo Capitolo, completamente gratis, dove troverai già alcune risposte a questi argomenti.

Ma prima di lasciarti ai miei contenuti, permettimi di regalarti qualche chicca preziosa.
Nel mondo del marketing vale anzitutto una regola:

“Alla gente non piace che gli si venda qualcosa, ma adora comprare”

Ti dico questo perché frasi del tipo “non c’è nulla o “sembra il mercato degli ambulanti” sono il chiaro segnale che gli espositori hanno un atteggiamento finalizzato solo alla vendita nuda e cruda.

Attento però a non fraintendermi: non confondere LO SCOPO con L’ATTEGGIAMENTO!

Che si abbia LO SCOPO IN FIERA DELLA VENDITA non è sbagliato, ovviamente, ma è il COME QUESTO SCOPO (QUINDI L’ATTEGGIAMENTO) CON CUI CI SI PONE DI RAGGIUNGERLO CHE FA LA DIFFERENZA!

Se pensi ai mercati settimanali, quelli degli ambulanti, sono sicura che ti vengono in mente 2 tipi di venditori di massima:

  • Quello silenzioso, che sta nella bancarella, in atteggiamento passivo di attesa;
  • Quello strillone, che attira l’attenzione a suon di slogan, canzoncine, offerte urlate.

Entrambi gli atteggiamenti però sono di VENDITA.
Il primo espone la sua merce e, conscio che la fiera (o il mercato) è il luogo in cui si incontrano domanda e offerta, aspetta che si materializzi la vendita.
Il secondo, invece, un po’ più scaltro, cerca di stimolare la vendita facendo leva sulla SIMPATIA e sull’attrarre Attenzione, ma oggi come oggi, non sortiscono più effetti.

L’atteggiamento tipico di chi, invece, è in modalità “FARSI COMPRARE” ha una caratteristica fondamentale:

ATTIRA INTERESSE ATTRAVERSO DELLE ATTIVITA’  ALL’INTERNO DEL PROPRIO STAND
E/O ATTRAVERSO L’ALLESTIMENTO DEL PROPRIO SPAZIO, CHE SONO ASSOLUTAMENTE COLLEGATE ALLA SUA AZIENDA, ATTIVITÀ E PRODOTTI.

Anche qui attenzione a non confondere L’INTERESSE CON L’ATTENZIONE.
Per attirare attenzione è sufficiente una hostess in minigonna, del cibo gratis per tutti, della musica alta, ecc., ma così sei lontano dal business.
Queste modalità però NON GENERANO INTERESSE verso l’azienda, verso quello che fai e neanche verso i tuoi prodotti.

Se vuoi GENERARE INTERESSE, DEVI METTERE IN ATTO ATTIVITÀ E ALLESTIMENTI CAPACI DI:

  • Suggestionare;
  • Incuriosire;
  • Emozionare;
  • Accrescere la conoscenza;
  • Far sognare;
  • Stimolare.

Insomma, capaci di DARE, TRASMETTERE QUALCOSA DI TUO!

Ovviamente per far ciò ci sono tantissime strade, e nel libro troverai molti esempi, ma ricorda che è fondamentale questo passaggio.

E’ il motivo per cui i concessionari ti fanno provare le auto quando entri da loro;
E’ il motivo per cui molti ristoranti / pasticcerie rendono visibili ai clienti le loro cucine /laboratori;
E’ il motivo per cui ti fanno provare gratis per un mese le Pay Tv.

Se comprendi tutto ciò, allora anche la tua esperienza fieristica farà il salto qualitativo che merita.
Non dimenticare quindi di inserire la tua mail per trovare le risposte alle altre domande di questo articolo!
Clicca qui.

Al prossimo post!

Arch. Letizia Anna Signorile

Founder & CEO of WH Solution srl

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